Francia, massima allerta per i gilet gialli. Chiudono musei e teatri, chiude anche la Torre Eiffel. Fonti anonime dell’Eliseo: siamo davanti a un colpo di Stato.
Resta alta la tensione in Francia, dove i gilet gialli (chi sono e perché manifestano) hanno costretto la sicurezza francese ad alzare il livello di allerta per timore che possano verificarsi sommosse di massa che potrebbero mettere addirittura a repentaglio la stabilità del governo nazionale.
Evitato il caro-benzina, la protesta dei gilet gialli non si ferma
Nonostante i manifestanti abbiano vinto la loro prima battaglia, spingendo il governo a interrompere – almeno per il momento – il provvedimento che avrebbe comportato un netto aumento dei prezzi della benzina, la situazione resta preoccupante e costantemente monitorata dalle autorità.
Le Figaro, gilet gialli pronti a uccidere parlamentari e uomini delle Forze dell’Ordine
Le autorità francesi, come riportato dalla stampa locali, parlano addirittura di un tentativo di colpo di Stato. Una fonte citata dal quotidiano Le Figaro avrebbe detto che i gilet gialli sarebbero pronti e intenzionati a uccidere i parlamentari francesi e le forze dell’ordine.
In vista della manifestazione di sabato otto dicembre le autorità hanno disposto la chiusura di diversi musei e teatri. Resterà chiusa anche la Torre Eiffel.
I dubbi sull’allarmismo governativo
Il movimento di protesta nato da una petizione online sarebbe ora diventato un pericolo pubblico che agirebbe con lo scopo di rovesciare il governo. Tanti osservatori – francesi e non – si sono dimostrati scettici nei confronti di questa versione dei fatti decisamente allarmante. Diverse persone credono che la circolazione di queste notizie possa essere uno stratagemma ideato dallo Stato – o comunque da agenzie statali – per legittimare una repressione dura del movimento che in poche settimane ha paralizzato la politica francese.
I sindacati continuano a spingere per l’apertura di un tavolo delle trattative tra il governo e i manifestanti, unica via democratica per superare una crisi sociale nata dal malcontento dei cittadini.